Il robot ha anche alcune caratteristiche dubbie: ha “attacchi di flatulenza” e a volte fa anche il muso. In questi momenti, Nikobo smette di reagire alla presenza del proprietario e può emettere un buffo suono di “scoreggia”. Se il proprietario non presta attenzione ai suoi segnali, il robot smette di seguirlo nella stanza, diventa immobile e le pupille dei suoi occhi iniziano a ruotare senza senso.
Nicobo ha un vocabolario limitato. All’inizio parla solo una parola, ma col tempo inizia a pronunciare frasi intere a livello infantile.
Nicobo costerà agli acquirenti 360 dollari. Dopo i primi sei mesi di utilizzo, dovranno pagare altri 10 dollari circa al mese per l’accoppiamento dello smartphone e gli aggiornamenti del software.